Il panorama della certificazione documentale e dei contratti sta subendo una trasformazione radicale che avrà ripercussioni profonde su imprese, istituzioni e cittadini. Due tendenze emergono con chiarezza nella mia analisi del quadro normativo in evoluzione: la notarizzazione blockchain obbligatoria e l’adozione massiva degli smart contracts.
Queste previsioni non derivano solo dall’analisi delle tendenze normative, ma soprattutto dalla mia esperienza diretta di oltre 10 anni nel settore. Come CEO e fondatore di Notarify, azienda che fornisce già milioni di certificazioni all’anno per documenti critici in diversi settori industriali, ho potuto osservare da vicino l’evoluzione delle esigenze di autenticazione e le direzioni del mercato.
Blockchain come standard di autenticazione digitale: non più opzione ma necessità
Entro 3-5 anni assisteremo all’adozione obbligatoria della tecnologia blockchain per la certificazione di documenti critici in tutta l’Unione Europea. Questa previsione, pur essendo un’analisi prospettica, si basa su sviluppi concreti già in atto.
La proposta di Regolamento eIDAS 2.0 (Electronic Identification, Authentication and Trust Services), presentata dalla Commissione Europea nel giugno 2021 e attualmente in fase di elaborazione legislativa, costituirà una base importante per questa transizione. La proposta mira a rafforzare il quadro per le identità digitali europee e i servizi fiduciari, con potenziali aperture verso l’uso di tecnologie distribuite.
La blockchain si imporrà progressivamente come standard per:
- Titoli accademici e certificazioni professionali: l’Unione Europea sta già conducendo programmi pilota per la validazione di diplomi digitali in diversi stati membri e noi stessi lavoriamo già con numerose università italiane e internazionali
- Documentazione bancaria e transazioni finanziarie: in linea con gli studi della BCE sul progetto Digital Euro e il regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets)
- Polizze assicurative, particolarmente nel settore degli appalti pubblici, dove la trasparenza è fondamentale
- Contenuti giornalistici e media, come possibile soluzione al problema delle fake news
- Documentazione contabile e bilanci aziendali, per garantire trasparenza e immutabilità
- Fatturazione elettronica: estendendo l’obbligo già presente in Italia dal 2019 a tutta l’Unione Europea
- Proprietà intellettuale: brevetti, know-how, marchi, loghi e altri asset intangibili che richiedono certificazione certa e immutabile
- Documentazione sanitaria: cartelle cliniche, certificati medici, referti diagnostici, consensi informati e autorizzazioni al trattamento dei dati sanitari in conformità con il GDPR
- Digital Product Passport nel settore moda e lusso: per certificare l’autenticità dei prodotti, tracciare la sostenibilità ambientale, documentare l’origine dei materiali e facilitare il riciclo e lo smaltimento responsabile
Alcuni paesi europei hanno già mosso i primi passi: la Spagna con la legge 6/2020 sui servizi fiduciari elettronici ha creato un framework che stabilisce principi applicabili alle tecnologie di registro distribuito. In Italia, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) sta esplorando l’integrazione di tecnologie DLT nei servizi pubblici digitali.
Smart contracts: il futuro dei contratti sinallagmatici
Il secondo fenomeno trasformativo riguarda l’adozione degli smart contracts. Prevedo che entro 10-20 anni, il 70% dei contratti sinallagmatici – quelli caratterizzati da reciprocità di obbligazioni tra le parti – saranno implementati tramite smart contracts su blockchain.
Questa evoluzione è supportata da sviluppi significativi:
- La recente legge tedesca sulle obbligazioni digitali (Gesetz über elektronische Wertpapiere) del 2021 riconosce la validità legale dei titoli emessi tramite registri elettronici, creando precedenti per l’accettazione degli smart contracts
- Il Tribunale di Milano, con sentenza n. 7556/2021, ha riconosciuto per la prima volta in Italia il valore legale di un contratto implementato tramite blockchain
- La Francia, con la legge PACTE del 2019, ha creato un quadro giuridico specifico per gli asset digitali e le operazioni basate su DLT
Gli ambiti di applicazione prioritari includeranno:
- Contratti assicurativi con liquidazione automatica
- Accordi di compravendita immobiliare
- Gestione della proprietà intellettuale e diritti d’autore
- Supply chain e logistica
- Finanziamenti internazionali e operazioni di trade finance
Implicazioni per professionisti e aziende
Questa doppia rivoluzione impone una riflessione strategica a professionisti legali, dirigenti aziendali e istituzioni:
- Sarà necessario sviluppare competenze tecniche specifiche che integrino conoscenze giuridiche e comprensione delle tecnologie blockchain
- I processi di gestione documentale dovranno essere ripensati dalle fondamenta
- Emergeranno nuove figure professionali all’intersezione tra diritto e tecnologia
Secondo un report di PwC “Time for trust” (2020), la blockchain potrebbe incrementare il PIL globale di 1,76 trilioni di dollari entro il 2030, principalmente attraverso applicazioni di tracciabilità e certificazione. Queste proiezioni suggeriscono l’entità della trasformazione in corso.
Chi saprà anticipare questa evoluzione non solo si adeguerà ai nuovi standard normativi, ma potrà sfruttare significativi vantaggi competitivi in termini di efficienza, riduzione dei costi e nuove opportunità di business.
Articolo a cura di Federico Monti